Multipolar Dialogue in Europe

A pathway to transversal collaboration

Linee guida

Linee guida

per il Dialogo multipolare in Europa

Il nostro Dialogo multipolare in Europa nasce dalla presa di coscienza di una crescente polarizzazione e frammentazione in Europa quando le sfide epocali dell’umanità richiedono una maggiore collaborazione e cooperazione a diversi livelli.

La nostra iniziative prende ispirazione dal carisma di Chiara Lubich che mira alla realizzazione del mondo unito dialogando con tutti a 360 gradi e dal magistero di Papa Francesco che promuove l’idea della fratellanza universale. Il Dialogo multipolare in Europa è un impegno radicale di andare oltre le divisioni e gli antagonismi e creare ponti di conoscenza e comprensione reciproca per rendere possibile la collaborazione.

Valorizzare le diversità. Papa Francesco parla di un’Europa autenticamente multipolare dove la diversità etnica, culturale, religiosa e politica viene considerata come una risorsa nella prospettiva di un reciproco dono e collaborazione per promuovere il bene comune di tutti.

Riforma del pensiero. Questa tensione all’unità richiede, prima di tutto, la revisione delle nostre solite categorie autoreferenziali per scoprire in tutti quel positivo sulle quale si può costruire una collaborazione vera. forme mentis di lotta, della matrnitá pensara in antagonismi

Una cultura dell’incontro. Nel nostro progetto puntiamo sul primato dei rapporti: conoscersi, ascoltarsi, valorizzare la ricchezza dell’altro, nella consapevolezza di creare così le condizioni necessarie dell’accesso alla verità nel dialogo. la veritá vinen furoi nel dialogo

Il patto dell’amore scambievole. Per creare un’autentica cultura dell’incontro, i partecipanti fanno un patto solenne di amore reciproco come base di ogni rapporto nel cammino comune. Questo è un impegno incondizionato di essere fedeli al patto anche se in altri questo impegno venisse meno. Questo pué comportare in certi momenti di lasciarsi ferire, pronti a trasformare il dolore delle incomprensioni e delle resistenze in amore, in comprensione e in collaborazione.

Una cultura della collaborazione. Secondo una mentalità diffusa possiamo collaborare solo se simo d’accordo sui nostri valori principali che ci distinguono da altri. Per sanare le piaghe profonde del mondo globalizzato necessita una collaborazione trasversale anche con quelli che hanno concezione parzialmente diverse da noi. L’idea del consenso differenziato promuove un nuovo tipo di rapporto sociale: collaboriamo per la realizzazione di alcuni valori mentre rimaniamo su piattaforme diverse per altri.

Cammino sinodale. Il dialogo multipolare sceglie un processo di crescita comune. Si preferisce il “pensare rallentato” per far emergere la verità fra i dialoganti gradualmente e non vuole in un “pensare veloce” arrivare subito al consenso pieno.

Dialogo generativo. In questa prospettiva, si crea un spazio di fiducia dove ognuno può esprimere il suo pensiero secondo la propria coscienza. I partner si offrono una mutua assistenza alla nascita del pensiero dell’ altro nel dialogo. E’ l’atteggiamento della cura e del supporto applicato al pensiero.

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